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lunedì 22 settembre 2014

ART 3.0: Autoritratto di Domenico Antonacci








Difficile rispondere, ma forse bisognerebbe tornare a considerare l’arte e l’opera d’arte come un qualche cosa di originale, di unico, frutto della mente umana e capace di parlare con un linguaggio comprensibile a tutti in tutte le lingue del mondo. Forse bisognerebbe rendere l’arte più vicina alla realtà, magari introdurla in contesti più moderni, corsi aziendali, workshop, meeting, farla diventare un motivo per aggiungere emozioni alle esperienze quotidiane del mondo del lavoro e non solo.

                                    

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